giovedì 8 ottobre 2015

Dalla fuga al viaggio

Ecco un'altra intervista, altre righe preziose che alcuni dei miei pazienti di tanto in tanto accettano di donarmi per questo blog, con l'intento di condividerle con altri che più o meno si rivedranno in loro. A presto anche con altri post. INTERVISTA IO:eccoci qui Simona, ti va allora di raccontare un pò per quale motivo eri venuta da me? S.: si certo, lo sai che non ho problemi a parlare, se mai il contrario, a star zitta! Comunque era tre anni fa, e mi ero ritrovata un giorno a riflettere sul fatto che nelle storie...chiamiamole così mi ritrovavo sempre allo stesso punto e comunque non ero felice. Anzi in realtà le cose erano un pò cambiate per me, dacchè ero sempre io ad inseguire gli uomini, negli ultimi anni erano loro che inseguivano me e io a fuggire o maltrattarli. IO: e quindi? S.: eh...e quindi è iniziata l'avventura, mamma mia...quante cose ho dovuto guardare da vicino, a volte non è stato facile, ma poi piano piano è come se avessi incominciato a mettere assieme i pezzi e ho capito meglio qualcosa di me, mi sono vista sotto una nuova luce. Io: puoi spiegare meglio? S: si certo. Beh ho capito che in un modo o nell'altro cercavo l'impossibile, l'uomo che non potevo avere o quello che giudicavo inadatto. E soprattutto ho capito che in qualche modo o mi mettevo nella situazione sbagliata o usavo comportamenti sbagliati, perchè il mio obiettivo, anche se mi dicevo di voler stare in coppia, era la fuga. Io: è come è avvenuto il passaggio successivo? S.:eh...bella domanda...so solo che ho iniziato a capire che appunta mi sentivo sempre lontana da ciò che volevo, sempre in ansia rispetto alle mie relazioni e piano piano ho capito che ero io la prima responsabile del tutto e che quindi solo io potevo cambiare le cose. Io: va bene, se tu non hai altro da dire per me possiamo fermarci, hai già dato un'idea del tuo percorso. Va bene come titolo dell'intervista "dalla fuga al viaggio"? S.: si, si va benissimo è esattamente come mi sento, tranquilla nell'incontare e nello stare col mio uomo, non sempre con quell'ansia di dover essere sempre vicina o sempre abbastanza lontana. Grazie di avermi aiutata. Io: grazie a te di avermi permesso di accompagnarti in questo viaggio.

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